Curiosità storiche sul mondo audio

Note introduttive sugli altoparlanti


Non vi siete mai chiesti: quale sarà stato mai il primo altoparlante? Oppure chi avrà inventato il primo altoparlante?

Interessante, vero? Certo è interessante e vedremo adesso insieme di scoprire chi fu o chi furono gli inventori di questo fantastico marchingegno, del quale molti (compreso me) sono affascinati. A tal punto di trovarsi a far parte di quella schiera di persone chiamate audiofili o amanti dell'alta fedeltà o anche come piace a me definirci audio maniaci.



A ritroso nel tempo


La prima persona a fare esperimenti sulla riproduzione di suoni fu Edison nel 1877. Dopo lunghe sperimentazioni arrivò a creare una macchina che chiamò fonografo
Una puntina incideva su un cilindro che girava mosso da una manovella sul quale prima era stata avvolta della carta stagnola. 
Thomas Alva Edison
Una puntina collegata ad una membrana, all'interno di un cono metallico che amplificava le vibrazioni esterne, incideva sulla carta stagnola dei solchi più o meno profondi secondo quanto le vibrazioni la sollecitavano. Inversamente quando si riascoltava l'incisione sempre con la stessa puntina, la membrana amplificava le vibrazioni della puntina che scorreva sugli stessi solchi che lei stessa aveva provocato durante la registrazione. Possiamo quindi dedurre che il primo altoparlante sia stato proprio un cono con all'interno una membrana. Per cui niente d'elettrico ancora e di intensità esigua, infatti, per ascoltare una simile riproduzione bisognava avvicinare un orecchio al cono e comunque era una registrazione d'una qualità piuttosto scadente e lontana dalla fedeltà che intendiamo oggigiorno. 
Sala di telefoni a Londra primi '900
Ben presto Edison abbandona il perfezionamento del fonografo dedicandosi principalmente a esperimenti sul calore provocato da una corrente che scorre all'interno di un conduttore elettrico. I perfezionamenti del fonografo verranno continuati da Bell che introdusse al posto del cilindro il supporto a spirale d'Archimede che attualmente conosciamo a forma di disco.

Contemporaneamente un fisico tedesco Ernest Wermer nello stesso anno (14 dicembre 1877) inventa e brevetta il primo altoparlante magnetoelettrico. Il tecnico tedesco brevetta il principio dell'altoparlante a bobina che però dovrà aspettare una quarantina di anni, con l'avvento degli amplificatori a valvole per poter essere utilizzato. Grazie agli studi sul magnetismo condotti da Andrè Marie Amper nato a Lione nel 1775 sullo stimolo di intuizioni di Oersted il terreno era fertile e grazie alla genialità di Ernest Wermer nacque il primo prototipo di altoparlante elettrodinamico.
La corrente di intensità variabile trasmessa da un microfono e amplificata giunge attraverso i capi A B del circuito ad una bobina a solenoide posta tra i poli N S di una calamita permanente.
Il solenoide equivale quindi ad un magnete d'intensità variabile che viene più o meno attirato dal campo magnetico della calamita (permanente) a questo modo la bobina vien fatta vibrare e trasmette al cono C le sue vibrazioni che vengono diffuse nell'aria sotto forma di suoni. 

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